giovedì 5 luglio 2007

Giù per il tubo

Anno: 2006
Regia: David Bowers, Sam Fell
Distribuzione:UIP

Ci sono topi e "topi", come del resto ci sono esseri umani e "esseri umani": una divisione dovuta a tanti fattori "attendibili" come la classe sociale, il reddito finanziario, la cultura, le origini famigliari... La nuova creazione dai realizzatori della serie "Wallace e Gromit" prende spunti classisti per raccontare il viaggio nei bassifondi di Roddy, aristocratico ratto di Kensington che, ritrovatosi da solo a difendere la villa in cui vive con i suoi "padroncini" umani da un topo di fogna di nome Sid, finisce lui stesso per cadere nella trappola che aveva predisposto per il suo invadente avversario: lo scarico del water!Attraverso le tubature e giù per i numerosi scarichi fognari di Londra, Roddy si ritrova nella città di Rattopolis dove conosce la bella Rita, topolina fuorilegge con conti in sospeso nella malavita. Nel tentativo di salvarsi la propria pelle prima, e aiutare la giovane Rita poi, l'aristocratico ratto si ritrova immischiato in un complotto, programmato dalle mira diaboliche di un malvagio Rospo mafioso, per distruggere la città dei topi. Spetterà proprio a Roddy risolvere la faccenda!

Dalla Dreamworks e dalla Aardman Features arriva una ventata d'aria fresca nel panorama sempre più ampio, e più intasato, del cinema d'animazione. "Giù per il tubo" è una commedia divertente e spigliata con piccoli colpi di genio registici e una sceneggiatura matura, insolente, ma mai stancante diretta da Sam Fell e David Bowers. Prendendo spunto da pellicole famose come "Mamma ho perso l'aereo!", "All'inseguimento della pietra verde" o ancora la saga di 007, la pellicola animata con il connubio di Computer Grafica e l'utilizzo di plastilina e pongo avvince con trovate azzeccate e un umorismo mai noioso o "facile". Quello che colpisce maggiormente lo spettatore è un generale senso di ispirazione che si avverte guardando il film, intuizioni che spesso fanno il verso a dinamiche culturali dei nostri tempi. La ricostruzione della Londra a misura di topo ad esempio è un piccolo gioiello di irriverenza nei confronti della metropoli inglese, con il Tower Bridge ricostruito utilizzando una cabina telefonica e un bagno pubblico; oppure passando a vere situazioni comiche come il momento della videochiamata al cellulare, tra una rana-mimo e il cattivo del film: un vero spasso. I particolari visivi e narrativi sono talmente tanti che alla fine del film si esce dalla sala commentando, bonariamente divertiti, le numerose gag viste sullo schermo. Davvero piacevole.

A dare le voci inglesi ci sono grandi nomi: Hugh Jackman, Kate Winslet e Jean Reno solo per citare i più noti al pubblico, ma anche Ian McKellen e il resto del cast non è meno ispirato.Così come è davvero buona la colonna sonora, con temi sempre in sintonia con le situazioni del film e ritmi incalzanti e ben inseriti nei vari contesti. Un film completo anche sotto questo aspetto.

"Giù per il tubo" è un film divertente, ironico, sfrontato, ma che riesce a mantenere quel suo "aplomb" inglese tipico della cultura britannica. Una pellicola da consigliare senza remore, anche in virtù di una certa monotonia che ha investito, tranne pochi esempi, i film di animazione negli ultimi tempi.

Diego Altobelli (09/2006)

Nessun commento: