Regia: J.J. Abrams
Distribuzione: Warner Bros
Se siete appassionati di Star Trek, non potete perdervi l’ultima pellicola del regista J.J. Abrahams dedicata alla celebre serie televisiva. Se invece non siete patiti di vulcaniani, klingoniani, navicelle spaziali e teletrasporti... andate a vedere comunque questo film perché non ve ne pentirete.
La storia di questo nuovo episodio della saga (in verità un vero proprio prequel) è l'origine della nave stellare Enterprise e del suo equipaggio. Scopriamo come James Kirk è divenuto il comandante della astronave, come il primo ufficiale Spock ha visto disintegrarsi davanti i propri occhi il pianeta natale e la prima volta che essi hanno salvato l’universo...
J.J. Abrahams colpisce ancora una volta nel segno. Dopo Mission: Impossible III, in cui celebrava le proprie serie televisive di maggior successo come Alias e Lost, ora l'autore reinventa la serie tv per antonomasia. Dimentichiamoci la compostezza delle situazioni, con Kirk sempre impassibile anche in mezzo alla battaglia; dimentichiamoci la freddezza di Spock, troppo calcolatore e logico nel suo parlare; e diamo il benvenuto a queste versioni adolescenti e, per questo, decisamente più vibranti. Dimentichiamoci del vecchio Star Trek, insomma...
Due ore dense di azione, esplosioni, viaggi temporali, combattimenti e dialoghi serrati. Questo è lo Star Trek di J.J. Abrahms che funziona alla perfezione. Un film che dimostra non solo quanto potenziale inespresso ha ancora la serie televisiva, ma anche quanto il regista sia abile a confondere lo spettatore, proponendogli un gioco di rimandi e deja-vu all’interno del film stesso. Tante sono infatti le situazioni che si ripetono (come Kirk in bilico su un precipizio, o la medicina usata per sanare improbabili malattie...) e tanti i rimandi anche alla serie televisiva.
Ottimi gli interpreti. Chris Pine e Zachary Quinto sono perfetti nei ruoli di Kirk e Spock, e l’apparizione di Winona Ryder convince e appassiona in un film che non dimenticherete facilmente.
Diego Altobelli (07/2009)
La storia di questo nuovo episodio della saga (in verità un vero proprio prequel) è l'origine della nave stellare Enterprise e del suo equipaggio. Scopriamo come James Kirk è divenuto il comandante della astronave, come il primo ufficiale Spock ha visto disintegrarsi davanti i propri occhi il pianeta natale e la prima volta che essi hanno salvato l’universo...
J.J. Abrahams colpisce ancora una volta nel segno. Dopo Mission: Impossible III, in cui celebrava le proprie serie televisive di maggior successo come Alias e Lost, ora l'autore reinventa la serie tv per antonomasia. Dimentichiamoci la compostezza delle situazioni, con Kirk sempre impassibile anche in mezzo alla battaglia; dimentichiamoci la freddezza di Spock, troppo calcolatore e logico nel suo parlare; e diamo il benvenuto a queste versioni adolescenti e, per questo, decisamente più vibranti. Dimentichiamoci del vecchio Star Trek, insomma...
Due ore dense di azione, esplosioni, viaggi temporali, combattimenti e dialoghi serrati. Questo è lo Star Trek di J.J. Abrahms che funziona alla perfezione. Un film che dimostra non solo quanto potenziale inespresso ha ancora la serie televisiva, ma anche quanto il regista sia abile a confondere lo spettatore, proponendogli un gioco di rimandi e deja-vu all’interno del film stesso. Tante sono infatti le situazioni che si ripetono (come Kirk in bilico su un precipizio, o la medicina usata per sanare improbabili malattie...) e tanti i rimandi anche alla serie televisiva.
Ottimi gli interpreti. Chris Pine e Zachary Quinto sono perfetti nei ruoli di Kirk e Spock, e l’apparizione di Winona Ryder convince e appassiona in un film che non dimenticherete facilmente.
Diego Altobelli (07/2009)
3 commenti:
bellino ma per i miei gusti, folgorata da star trek sulla via della tv locale negli anni 80 ma sempre restata lontana da pigiamini e convention, è una stilizzazione della serie originale, però proprio per questo un po' svotata a favore della azione. Ma vabbe' mi aspettavo peggio per scaramazia ma anche molto di più da abrams. Vediamo come continua...
si guarda... nella recensione ho premiato più che altro lo stile di Abrams: capace secondo me di sorprendere sempre il pubblico. Però è evidente che ha fatto qualcosa di completamente diverso dalla serie. Anche snaturalizzandola... Tra l'altro non sono un grande fan della serie io quindi ne ho parlato da profano... Oh, ma hai fatto caso che Kirk, nelle scene d'azione finisce sempre sul ciglio di un precipizio? Che cosa significherà? Come mai la scena è ripetuta così tante volte? mmmm...
sì, è una situazione che piace ad abrams, anche in MI: 3 Tom cruise in una sequenza è appeso nel vuoto.
In una intervista disse che lo ha fatto apposta, voleva far vedere Kirk sempre in bilico tra la vita e la morte, come in veri eroi ;-)
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