Anno: 2009
Regia: John Woo
Distribuzione: Eagle Pictures
John Woo torna in patria adattando per il grande schermo Il romanzo dei Tre Regni (scritto da Guanzhong Luo più di seicento anni fa), una delle pietre miliari della letteratura cinese che ha ispirato film, sceneggiati, fumetti e una dozzina di videogame. Dopo essere stato regista di blockbuster come Face Off e Mission: Impossible 2, entrambi girati a Hollywood, per La battaglia dei Tre Regni Woo non bada certo a spese disponendo di un budget complessivo di oltre ottanta milioni di dollari e un cast ricco dei volti più noti dello star system orientale. Takeshi Kaneshiro, Chen Chang, Wei Zao, sono infatti solo alcuni dei nomi che vanno a incarnare i personaggi protagonisti dello scontro che cambiò per sempre la storia della Cina.
III° secolo circa d.C. L’impero Han, dopo anni di corruzione e soprusi sul popolo, sta cedendo sotto le pressioni delle rivolte sempre più numerose. Ben presto, la Cina si ritrova divisa in tre regni principali. A nord, i successori illegittimi degli Han comandati da Cao Cao, a sud gli imperi Wu e Xu comandati da Sun Quan e Liu Bei, zio dello stesso Cao Cao. La guerra tra i tre regni, dopo numerosi intrighi e battaglie, porterà al decisivo scontro ai piedi della Scogliera Rossa (Red Cliff)…
Complessa vicenda storica girata nitidamente, ma senza rinunciare alla mano autoriale che da sempre ha caratterizzato la regia di John Woo. Con La battaglia dei Tre Regni il regista di Windtalkers riesce con efficacia a miscelare elementi narrativi ricorrenti nella sua filmografia (l’uso del rallenty; il confronto di sguardi alla Sergio Leone; l’attenzione ai dettagli) con il genere Wuxia. Il risultato è epocale.
La battaglia dei Tre Regni cattura il pubblico e lo inebria di personaggi eroici, intrighi di corte, strategie militari calcolate al millimetro, coreografie eccellenti (ad opera di Corey Yuen), dinamismo registico (esemplare la scena della goccia d’acqua che va a indicare il cambio del vento) e una trama sempre avvincente. Unico appunto: la versione occidentale del film è ridotta (rimontata dallo stesso John Woo) a 148 minuti. Mancano quasi cento minuti che avrebbero reso La battaglia dei Tre Regni un’esperienza totale. Meno male che esiste l’home video dove poterli recuperare. Un film eccellente. Barocco. Epico. Servirà da esempio per coloro che verranno.
Diego Altobelli (10/2009)
estratto da http://www.moviesushi.it/html/recensione-La_battaglia_dei_tre_regni_Un_ritorno_in_patria_con_tutti_gli_onori-3474.html
Regia: John Woo
Distribuzione: Eagle Pictures
John Woo torna in patria adattando per il grande schermo Il romanzo dei Tre Regni (scritto da Guanzhong Luo più di seicento anni fa), una delle pietre miliari della letteratura cinese che ha ispirato film, sceneggiati, fumetti e una dozzina di videogame. Dopo essere stato regista di blockbuster come Face Off e Mission: Impossible 2, entrambi girati a Hollywood, per La battaglia dei Tre Regni Woo non bada certo a spese disponendo di un budget complessivo di oltre ottanta milioni di dollari e un cast ricco dei volti più noti dello star system orientale. Takeshi Kaneshiro, Chen Chang, Wei Zao, sono infatti solo alcuni dei nomi che vanno a incarnare i personaggi protagonisti dello scontro che cambiò per sempre la storia della Cina.
III° secolo circa d.C. L’impero Han, dopo anni di corruzione e soprusi sul popolo, sta cedendo sotto le pressioni delle rivolte sempre più numerose. Ben presto, la Cina si ritrova divisa in tre regni principali. A nord, i successori illegittimi degli Han comandati da Cao Cao, a sud gli imperi Wu e Xu comandati da Sun Quan e Liu Bei, zio dello stesso Cao Cao. La guerra tra i tre regni, dopo numerosi intrighi e battaglie, porterà al decisivo scontro ai piedi della Scogliera Rossa (Red Cliff)…
Complessa vicenda storica girata nitidamente, ma senza rinunciare alla mano autoriale che da sempre ha caratterizzato la regia di John Woo. Con La battaglia dei Tre Regni il regista di Windtalkers riesce con efficacia a miscelare elementi narrativi ricorrenti nella sua filmografia (l’uso del rallenty; il confronto di sguardi alla Sergio Leone; l’attenzione ai dettagli) con il genere Wuxia. Il risultato è epocale.
La battaglia dei Tre Regni cattura il pubblico e lo inebria di personaggi eroici, intrighi di corte, strategie militari calcolate al millimetro, coreografie eccellenti (ad opera di Corey Yuen), dinamismo registico (esemplare la scena della goccia d’acqua che va a indicare il cambio del vento) e una trama sempre avvincente. Unico appunto: la versione occidentale del film è ridotta (rimontata dallo stesso John Woo) a 148 minuti. Mancano quasi cento minuti che avrebbero reso La battaglia dei Tre Regni un’esperienza totale. Meno male che esiste l’home video dove poterli recuperare. Un film eccellente. Barocco. Epico. Servirà da esempio per coloro che verranno.
Diego Altobelli (10/2009)
estratto da http://www.moviesushi.it/html/recensione-La_battaglia_dei_tre_regni_Un_ritorno_in_patria_con_tutti_gli_onori-3474.html
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