Anno: 2009
Regia: Alex van Warmerdam
Grottesco. Cattivo. Ironico. Pungente. Tutti aggettivi che potremmo attribuire a "The last days of Emma Blank", commedia nera firmata da Alex van Warmerdam. Che l’autore provenga da una formazione teatrale è palese non solo nella trama, ma anche nella messa in scena. I toni della pellicola, a volte più neri, altre volte più chiari, formano un’ossatura complessa e intrigante. Caratteristiche che gli hanno valso il premio Europa Cinemas Label come miglior film nella sezione Giornate degli Autori a Venezia 66. Ma forse, la motivazione di tale premio la spiegano meglio i giudici di questa sezione, ovvero: "Il film osserva con sguardo tragicomico l’avidità, la manipolazione e il potere all’interno di una famiglia". Proprio così.
Emma Blank è una donna molto ricca che tiene tutti i suoi famigliari a bacchetta. Si fa preparare da mangiare; costringe uno di loro a comportarsi come fosse un cane; fa in modo che annuiscano a ogni suo capriccio. Il come? Semplice, fargli credere che ha una eredità cospicua di cui un giorno, loro potranno beneficiare. Ma quando scoprono che non è così, la situazione si capovolge...
Dal carattere fortemente autoritario, "The last days of Emma Blank" rappresenta uno di quei rari casi in cui lo spettatore rimane coinvolto fin dalle prime battute. Rimane incastrato negli atteggiamenti bizzarri dei protagonisti. Nelle loro idiosincrasie. Nei dialoghi pungenti e “cattivi”. Gli attori, poi, sono bravissimi a mettere in atto una commedia dall’ossatura fortemente teatrale. Si ingannano, si scrutano, si amano fino ad ammazzarsi. Pazzesco.Difficile, alla fine dello spettacolo, non provare pietà per la povera Emma, caduta sotto la scure della sua stessa cattiveria.
Aggiungiamo alla motivazione della giuria per il premio che in "The last days of Emma Blank" il regista riesce a rappresentare chiaramente, e in modo universale, i sentimenti umani. Niente male.
Diego Altobelli (09/2009)
estratto da http://filmup.leonardo.it/thelastdaysofemmablank.htm
Regia: Alex van Warmerdam
Grottesco. Cattivo. Ironico. Pungente. Tutti aggettivi che potremmo attribuire a "The last days of Emma Blank", commedia nera firmata da Alex van Warmerdam. Che l’autore provenga da una formazione teatrale è palese non solo nella trama, ma anche nella messa in scena. I toni della pellicola, a volte più neri, altre volte più chiari, formano un’ossatura complessa e intrigante. Caratteristiche che gli hanno valso il premio Europa Cinemas Label come miglior film nella sezione Giornate degli Autori a Venezia 66. Ma forse, la motivazione di tale premio la spiegano meglio i giudici di questa sezione, ovvero: "Il film osserva con sguardo tragicomico l’avidità, la manipolazione e il potere all’interno di una famiglia". Proprio così.
Emma Blank è una donna molto ricca che tiene tutti i suoi famigliari a bacchetta. Si fa preparare da mangiare; costringe uno di loro a comportarsi come fosse un cane; fa in modo che annuiscano a ogni suo capriccio. Il come? Semplice, fargli credere che ha una eredità cospicua di cui un giorno, loro potranno beneficiare. Ma quando scoprono che non è così, la situazione si capovolge...
Dal carattere fortemente autoritario, "The last days of Emma Blank" rappresenta uno di quei rari casi in cui lo spettatore rimane coinvolto fin dalle prime battute. Rimane incastrato negli atteggiamenti bizzarri dei protagonisti. Nelle loro idiosincrasie. Nei dialoghi pungenti e “cattivi”. Gli attori, poi, sono bravissimi a mettere in atto una commedia dall’ossatura fortemente teatrale. Si ingannano, si scrutano, si amano fino ad ammazzarsi. Pazzesco.Difficile, alla fine dello spettacolo, non provare pietà per la povera Emma, caduta sotto la scure della sua stessa cattiveria.
Aggiungiamo alla motivazione della giuria per il premio che in "The last days of Emma Blank" il regista riesce a rappresentare chiaramente, e in modo universale, i sentimenti umani. Niente male.
Diego Altobelli (09/2009)
estratto da http://filmup.leonardo.it/thelastdaysofemmablank.htm
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